In un periodo dove NY è alla ribalta come prossima meta natalizia, lo staff di Viaggiare Oltre… azzarda. Sarebbe molto più facile scriver bene di una località, specialmente se parliamo di New York, dove anche chi non l’ha mai visitata la ama a prescindere. Oh quanto è bella New York, oh guardatela perché ci è stato ambientato King Kong, ecco il tour dei quartieri, il tour dello shopping, la Apple si trova qui, andate, andate, andate. Comprate, comprate, comprate. Personalmente preferisco essere sincera, sono del parere che chi offre consigli di viaggio non deve dipingere ogni località visitata come magnifica, spettacolare, eccitante solo perché è conosciuta, ci è stato, ha speso soldi e, se ha un blog, non può dire altrimenti per aumentare le visite.
New York non mi ha entusiasmato. E’ certamente un opinione soggettiva e il giudizio che si può avere di questa città varia facilmente da persona a persona e dall’intento del viaggio. Non dico, infatti, che non mi sia piaciuta a prescindere: l’ho visitata con occhio aperto e imparziale e diversi luoghi mi hanno anche colpito ma ecco... me l’aspettavo meglio. Insomma, ero convinta che la Grande Mela mi avrebbe lasciato senza fiato! Diamine, New York City! La città dei film! E invece… chiedendo pareri a persone fidate ho scoperto che non sono la sola. Per persone fidate intendo quelle che esprimono chiaramente la loro opinione e non rispondono “sì” per inerzia o perché va di moda. Due di questi avevano tentato di metterci in guardia ma non avevano minimamente scalfito il nostro entusiasmo.
Prima di partire:
Amico n° 1: “New York? Non è per scoraggiarvi ma non sa di
niente a meno che non ci andiate per fare shopping. Va tanto di moda ma è come
vedere una Milano con i grattacieli. Tanto avete programmato un sacco di tappe
nel vostro viaggio. Guardatela, perché tanto va vista. E proseguite.
Amica n° 2: “Ti dico la verità: New York mi ha delusa. Avevo
troppe aspettative, cavolo New York! Quella dei film! Poi arrivi lì e dici
“Ah, è questa?” Non so se a te farà lo stesso effetto. Fammi sapere.”
Dopo essere tornati:
Amico n° 1: “Ooohh finalmente qualcuno lo dice!! A
volte mi prendono per pazzo. Scrivilo sul blog!!!”
Amica n° 2: “Hai visto? Te l’avevo detto!”
Tornata a casa dopo 9.000 chilometri di Stati Uniti, ho cercato di mettere in ordine i pensieri e
capire i motivi per i quali non mi era piaciuta New York, per poi riportarli qui sul blog. Perché anch’io, come l’amico n° 1, credevo di esser diventata matta. “Cavolo, non mi è
piaciuta New York... Ho qualche problema?”
Valutando a freddo, ecco le risposte:
1) New York, mi tratti da scema. La città dalle mille luci, ho letto da qualche parte... per caso siamo farfalle notturne? Eppure quanti turisti svolazzano attirati dalla costosa illuminazione e comprano,
comprano, comprano! Comprano anche le idee, i cliché. Prendiamo Times Square ad
esempio: vi rendete conto che milioni di
persone passano da questo incrocio per scattarsi una foto di fronte a dei
giganteschi schermi televisivi? L’agire senza pensare, il far foto in un luogo
perché va di moda, è celebre. Non ci si domanda il perché, si scatta e via. Mi
sono immortalata anche io su quell’incrocio, lo ammetto, ma riguardando la foto
mi sono posta una domanda. Perché mi sono messa in posa con un caffè in mano di fronte ad un
grattacielo con attaccati degli schermi? Esistono tante attrazioni assurde in America
dove ci si immortala in una foto ma almeno quelle sono divertenti. Times Square... ci tratta quasi da scemi, da consumatori medi e questo pensiero mi ha dato una sensazione di grande fastidio.
2) New York,
non hai un’identità. Dove sta l’identità di New York? Nell’11 settembre?
C’era bisogno di un attentato terroristico per conferirgli sentimentalismo e
autenticità? Nella canzone New York, New York e nei film? Per assurdo potrebbe
essere! Nel fatto di essere un melting-pot culturale? Niente di nuovo, lo è
anche Londra. Nella Statua della Libertà? Riassumere l’identità di un luogo in una statua?
“Ma mi faccia il piacere!” avrebbe detto
Totò! Una statua che fra l’altro delude ed è piccola, attualmente inaccessibile.
La Tour Eiffel colpisce molto di più. Nel consumismo? Ecco, forse questo sì. Organizzatevi
una settimana di ferie, spendete 700 e passa euro di aereo + alloggi + pasti.
Andate alla Apple e compratevi l’ Iphone, prendetevi un caffè nel bicchierone di plastica (nella maggior
parte dei casi imbevibile, eccetto quello di Starbucks), gironzolate per Times
Square, Macy’s (uno fra i più grandi centri commerciali al mondo) e mandate in rosso
il conto della carta di credito; andate verso la Statua della Libertà e tornate
indietro. Contenti voi. Ma vi assicuro che l’America offre ben altro che luci e uno scottante “caffè” nero.
3) New York, hai una metropolitana inefficiente
e soffocante. Scendi le scale per prendere la metro e arriva un caldo
pazzesco. E’ il calore del cemento, dell’elettricità dei sotterranei della
Grande Mela, delle luci al neon. O ti spogli o cominci a sudare. Attese anche
di 25 minuti. Pensi alla metro di Londra e diventi nostalgico.
La mappa è illeggibile e confusa. Arriva finalmente
il treno, sali e tac: arriva il freddo glaciale
dei condizionatori. Ti rivesti e annodi al collo una
pashmina per non beccarti il mal di gola. Scendi dal mezzo e sei di nuovo daccapo, torna il caldo
oppressivo. Togli la pashmina. Cerchi di risalire le scale il più in fretta
possibile, dal basso vedi il cielo stagliarsi oltre gli scalini, è quasi un miraggio. La temperatura torna normale. Normale… se
visitate New York in primavera o autunno è normale, altrimenti trovate caldo
opprimente o rigido inverno! Ripetete il tutto 2-3 volte al giorno, sbagliate gli
incroci west, east, south, north e la
odierete quanto me.
Cara New York, non mi stupisci. Non sei Barcellona con Gaudì, non sei la Città Eterna con l’arte a ogni angolo, non
sei Londra con la Famiglia Reale, Shakespeare e il tè delle cinque, non hai
l’allure di Parigi né brilli di magia e di incanto come Marrakech. E soprattutto, nel contesto di un viaggio
di 9000 km, non mi hai mostrato quella che è la splendida e incredibile America. Sono consapevole che molti non condivideranno la mia opinione ma il
mio intento non è convincere, è solo mostrare l’altra faccia della medaglia. Ripeto, diverse attrazioni di New York mi sono pure
piaciute: le cucine provenienti da ogni parte del mondo sono state divertenti
da provare. Certo, le ho provate anche a Roma e a Londra quindi non so se possa definirsi un'esperienza newyorchese... Central Park è magnifico, niente da dire. Tutto è grande, formato giant size. Un
grande paese dei balocchi che può “stuccarvi” o meno. Il panorama da… anzi… mi stoppo. Ve ne parlo
in un post riassuntivo di cosa ci ha fatto alzare il pollice in su.
A me New York è piaciuta ma in effetti i microclimi ambientali che si formano all'interno della metro mettono a dura prova la salute dei viaggiatori (ps. il mal di gola me lo sono preso in pieno :-( !) E anche i punti su Times Square e il consumismo alla fine sono veri. Rispondiamo e agiamo in base a ciò che ci viene inculcato dalla televisione. Bel post. Rinnovo i complimenti per il vostro blog, non siete mai banali.
RispondiEliminaGrazie per il commento Cecilia, temevo una reazione contraria da parte di chi è stato colpito positivamente da Manhattan! Hai capito il senso del post, le opinioni su New York variano da persona a persona. Il trucchetto della pashmina me l'hanno insegnato altrimenti avrei preso il mal di gola pure io :P ! Grazie per i complimenti.
EliminaIo sono anziana e sono stata a New York che avevo circa 75 anni....credo di essere d'accordo con le persone a cui non e' piaciuta. approvo il pensiero che forse le aspettative erano molto alte..gli americano non mi sono piaciuti, non ho trovato nulla che mi abbia acceso la nostalgia....cibo buono solo se paghi moltissimo, niente di interessante, ground zero emozionante senza pero' alcun valore artistico. davvero mi piacerebbe ritornare per vedere se cambio idea ma non lo posso piu' fare per l'eta'...faccio parte della categoria di persone a cui piace percepire la storia nei luoghi e nelle persone. London ? yessss...fantastici parchi musei..afetnoon tea.. ristorante panoramico duck and waffle...meravigliosi bus...mi piace tutto. Paris? tour eiffel irripetibile panorama...piazze meravigliose caffe' letterari, cultura cibo chocolat da Angelina, champs elisee'...davvero nulla a che vedere con quei provincialotti di newyorkesi oltretutto pieni di boria..ciao a tutti
EliminaScusami, ma non sono proprio d'accordo. Le tue critiche mi paiono davvero superficiali e figlie di luoghi comuni. Certo, il consumismo è ovunque, ma siamo a New York, non a katmandou, è il tempio del capitalismo, della cultura occidentale, pregi e difetti amplificati al massimo. E' la realizzazione concreta del sogno americano di poter avere tutto, criticabilissimo, non lo condivido, ma questo non mi ha impedito di restarne affascinato. E l'energia elettrizzante di camminare su di una avenue di manhattan dove se ti fermi sei perduto, ma anche mille altre cose sicuramente da provare. E poi, New York non è mica solo Midtown Manhattan e Times Square. Ma a Brooklyn ci sei stata? La Skyline mozzafiato da Dumbo? E williamsburg, Bushwick e la cultura underground? E downtown manhattan con le serie infinite di locali e sottozone, i comedy cellar, la musica dal vivo dal pomeriggio nell'alphabet village? Hai mangiato cinese a Chinatown? e ascoltato funky-jazz e mangiato soul food ad Harlem? E passeggiare di notte tra i grattacieli? E sedersi su una roccia alta a Central Park? E al Bronx ad Arthur Avenue, ciò che rimane della Little Italy locale? se cerchi la Vera Italia non la trovi, ma è lì che scopri cos'è la cultura italo-americana. E il queens? Astoria? E poi la metro inefficiente? Sarà sporca, puzzolente e con i microclimi, ma è 24h e non fa mai, dico mai ritardo, e ha la quantità e diversità di artisti più stravagante al mondo e becchi dei personaggi assurdi autentici esempi dell'underground e delle mille anime della città! Per non parlare del fatto che è un set cinematografico a cielo aperto e dell'effetto di farne parte che ti assorbe fin dall'inizio. E' anche questo, sembra finta e non lo è, tutto è reale ma anche posticcio, ma è anche questo e questo la rende unica e affascinante!!! Ma va attraversata, se ti fermi a times square e al rockfeller, bè, allora non l'hai vista New York.
RispondiEliminae aggiungo, dopo essermi accorto del tuo post successivo su cosa fa alzare il pollice in su, oltre alla public library, la stazione Grand Central, e visto che sei stata a Chelsea lo stupendo parco dell'High line, il museo dell'Immigrazione ad Ellis Island, il Metropolitan che è tra i 5 più grandi e prestigiosi musei al mondo ma strutturato molto meglio del Louvres, per esempio, e si entra a offerta libera!!! in più, un evento sportivo al Madison Square Garden o al Barkeley center a Brooklyn come una partita Nba o NHL, o una partita di baseball allo Yankee Stadium, sono spettacoli grandiosi che ti fanno capire moltissimo sulla cultura americana dell'entertainment e dello showtime!
EliminaCiao Artifico e grazie per il tuo commento, fa sempre piacere ricevere un feedback dalle persone che ci leggono, sia in positivo che in negativo. Come ho detto all'inizio del post, la critica che ho fatto su New York si basa su una mia esperienza che in quanto SOGGETTIVA rispecchia quelli che di fatto sono i miei gusti e il mio essere.
EliminaCome ti sei accorto successivamente, su Viaggiare Oltre non sintetizzo in un solo post tutto quello che penso di una città. New York, in particolare, è infinita e sarebbe sbagliato (almeno per me e da quel che ho capito anche per te) scrivere solo “andate lì, comprate là”.
Dunque, nell'ordine:
Credo che la New York rampante degli anni ’80 e ’90 che surfava sull’onda del capitalismo e del “tutto è possibile, siamo invincibili” abbia di fatto subito una forte battuta d’arresto con l’11 settembre e la sua identità di partenza sia rimasta inizialmente sepolta sotto le macerie delle Twin Towers e successivamente travolta dalla crisi finanziaria del 2008 con lo scandalo Lehman Brothers. Se poi per “tempio del capitalismo” intendi negozi e grattacieli a tutto spiano forse è un altro discorso. Devo dirti la verità: la vera sensazione del “sogno americano di poter avere tutto” l’ho percepita in parte a Las Vegas, dove tutto è incredibilmente bello, illusorio, “quasi” a portata di mano, in parte in California, nelle miriadi di possibilità di Palo Alto e San Francisco.
"L'energia elettrizzante di camminare su di una avenue di Manhattan dove se ti fermi sei perduto" non l'ho percepita e credo di non aver capito nemmeno la frase. Ho la cartina in mano, non mi perdo.
“Passeggiare di notte fra i grattacieli”: fatto, se ti piace questo giochino dove si spuntano i clichè di una destinazione. E non mi ha emozionato granchè. Molte delle frasi che scrivi mi sembrano “ad effetto”, una spettacolarizzazione della New York “dove tutto è possibile”, un parlare per luogo comune, come dici te. O forse, molto più semplicemente sono lo specchio di quello che hai provato te. E che non ho provato io. Anche qui: questione di gusti.
La metro mi ha ritardato di 25 minuti una volta e di ben 50 minuti un'altra (mentre tornavo per l'appunto da Brooklyn). E' inefficiente, sporca e puzzolente come confermi anche te e paragonandola a quella di Londra sono diventata nostalgica. Di artisti stravaganti ne ho visti ben pochi, forse qualche drogato. SIcuramente non ho avuto fortuna.
Il set cinematografico a cielo aperto può piacere o meno, a me ad esempio non conquista. I film americani che amo sono quelli dove i personaggi compiono dei viaggi lungo tutto il continente come “Rain Man”. Anche qui (ripeto): questione di gusti.
Sono stata a Central Park e mi sono goduta tuuuutto il parco da cima a fondo in mountain bike e a piedi. Stupendo, come ho anche riportato nell’altro post.
Lo skyline l’ho visto dalla passeggiata sul ponte lato Brooklyn alle tre di notte ed è stata anche questa un’esperienza suggestiva.
Ellis Island purtroppo era ancora chiusa causa uragano Sandy, ma ho visitato una dimora storica stupenda, la vecchia dogana dove passavano gli immigrati in arrivo dal Vecchio Continente. Collegata al museo nazionale degli Indiani d’America. Entrambi gratuiti e molto affascinanti.
Non ho visto la partita da baseball allo Yankee Stadium, sono andata direttamente a Louisville nel Kentucky, dove viene narrata la storia del baseball a tutto tondo e vengono fabbricate le mazze da baseball più utilizzate in America.
Il Nuovo Continente non si esaurisce in New York, guarda “oltre”. Ti assicuro che capirai molto di più sulla vera cultura americana, la Grande Mela è solo una piccola parte.
Ti anticipo che ho altri tre post da scrivere su New York quindi non ho esaurito il mio racconto su questa grande metropoli, ma Viaggiare Oltre non è la mia occupazione a tempo pieno e non possedendo il dono della brevità, fra un post e l’altro può passare qualche tempo!
Ciao, appena rientrati da new york, coppia, 27 anni lei 34 io.. abbiamo avuto la stessa identica sensazione..
RispondiEliminametropolitana invivibile, caldo freddo impressionante, i newyorkesi sgarbati, maleducati e veramente poco disponibili (entrambi non abbiamo problemi con l'inglese)
cibo indecente, e per spendere "poco" bisogna mangiare nei fast food,
noi abbiamo fatto 6 gg e l'ultimo gg non sapevamo veramente cosa fare, time square, central park, Rockefeller Center, Moma (a chi piace l'arte) empire, l'area finanziaria.. bene... quando ha finito di girare queste mete, alla fine non hai toccato con mano nulla,
francamente siamo rimasti più stupiti del Madison Square Garden che del resto.
il costo degli alberghi improponibile, un 4 stelle a downtown Brooklyn a oltre 200 usd a notte, con in regalo metropolitana che ti passava praticamente in camera.
ho visto la california, Londra 4 volte, Bruxelles, Praga, Roma, Milano, Barcellona e molte altre, ma NY mi ha proprio deluso..
la città è vecchia.. sarà stata WOW negli anni 90, ma ormai ci si ritrova in una città vecchia e disorganizzata che è tutto fuorchè quello che ci promettono o ci vogliono far credere!
ah dimenticavo, noi eravamo davanti a Westfield (centro commerciale davanti a Ground Zero) per l'11 settembre... 4 transenne e un po di polizia, non pareva francamente un gg diverso da molti altri, alle 14 hanno riaperto l'ingresso alla zona e via.. sono passati 4 elicotteri militari hanno portato probabilmente il presidente, hanno fatto il loro "rito" e hanno chiuso baracca..
la NY che ci mostrano è un gran bel disegno, ma credo francamente tutto fuorché vivibile ed emozionante
ciao
Francesco
Ciao Francesco, grazie per aver condiviso la tua esperienza che a quanto vedo è simile alla mia. Credo che alla fine metropoli come New York o si amano alla follia o si odiano. Come scrivi tu, NY è "un gran bel disegno", un bel pacchetto confezionato per turisti nato sui film, sulle canzoni, sull'immagine creata ad hoc dai media. Che poi questo pacchetto piaccia è un altro paio di maniche. Lascio solo un appunto al tuo commento: con noi i newyorchesi si sono comportati benissimo. Gentilissimi, sorridenti, disponibili, niente da dire a riguardo... forse siamo stati particolarmente fortunati.
EliminaGrazie di essere passato, se ti va continua a seguirci ^_^
Anni addietro avevo la sfrenata voglia di vedere New York,
RispondiEliminapoi ho iniziato a fare vari viaggi in giro per l’ Europa, quindi in me si è affievolita questa sfrenata voglia di vedere New York, a N. Y non ci sono mai stata, oggi come oggi, se penso ai grattacieli di New York, non mi entusiasmano più di tanto se penso alle metropoli come Tokyo, Dubai, Shanghai che dal mio punto di vista sono più moderni e più belli di quelli di N.Y.
Non so, N.Y la vado una città con mura più vecchie rispetto alle altre metropoli citate.
Vedendo alcune foto non mi dicono nulla, non mi affascinano.
Non so, questo è quello che mi proiettano queste città,
anche dal mio punto di vista la statua della libertà è bassa, pensavo fosse più alta…
sicuramente tra New York, e Tokyo, Shanghai ecc di sicuro cambia lo stile di vita,
per quando riguarda lo stile americano lì poi penso che è insuperabile e bello.
In questo momento sono a New York e vi dico che ne penso: una vera schifezza! Non vedo l'ora di andarmene.
RispondiEliminaSono tornata da poco da un viaggio di due settimane in cui ho girato questa città in lungo e in largo e finalmente trovo qualcuno che condivida le mie opinioni. Il viaggiare ha perso la sua bellezza, ormai tutti viaggiano solo per farsi foto e per cercare di creare invidia alle persone. New York mi è piaciuta, ci mancherebbe, ma non mi ha entusiasmato neanche un po'. È una di quelle mete per le quali parti con un entusiasmo eccessivo che però si perde in maniera eccessiva. È tutto così basato sul consumismo, negozi su negozi, pubblicità su pubblicità e ti fanno sentire un pazzo se ad esempio non compri miliardi di cose. New York non è così entusiasmante come dicono. È una città come tante altre ma piena di inquinamento, immondizia buttata per strada, senzatetto ovunque e rumori assordanti 24 ore su 24. Vengo da un paesino di montagna che critico sempre con tutta me stessa ma posso affermare che mente mi trovavo in quel marasma, non vedevo l'ora di tornare a casa, tra la tranquillità dei monti. Credevo di tornare dicendo " New York è la mia città preferita" invece resto ancora del parere " nulla batte Copenaghen", meta così estranea al mondo ma che contiene così tanta bellezza da lasciare veramente a bocca aperta. Grazie per parlare di come stanno le cose realmente, questo mostra che c'è ancora qualcuno che non è totalmente manipolato dai social media.
RispondiEliminaGrazie a te per aver lasciato questo commento, il fine di questo blog è raccontare viaggi e destinazioni nella maniera più razionale e oggettiva possibile. E, a chi mi legge, mai lasciarsi abbindolare da stereotipi e opinioni comuni, soprattutto per mete come New York che sono a lungo raggio e portano via diverse banconote dal portafoglio.
EliminaEro stato a New York nel 2002 e la città, tolto lo stupore iniziale per la vista dei grattacieli, non mi aveva entusiasmato. Anche mia moglie, che aveva visitato la città a fine anni Novanta, non era rimasta molto colpita. Quest'anno, prima di spostarci sulla west coast per un giro on the road tra Seattle e San Francisco, abbiamo deciso di dare una seconda possibilità e fermarci tre giorni ma purtroppo non posso fare altro che confermare il mio giudizio iniziale.
RispondiEliminaOltre ai grattacieli e allo shopping, a mio parere c'è davvero poco altro. Times square è stata peggio di quanto mi ricordassi, Central park è un parco simile a quelli di quasi tutte le città europea, la zona di ground zero un po' deludente. Forse se la avessero lasciata come l'avevo vista nell'estate 2002 sarebbe stata molto più suggestiva. Anche la passeggiata "verde" sopraelevata che parte dalla zona di Chelsea per arrivare fino ad Hudson Yards non è niente di che. Prezzi folli ovunque. Segnalo circa 25$ l'ingresso per il museo dell'11 settembre. A quella stregua entrare in ogni monumento o chiesa europea dovrebbe costare almeno 50 euro!!!
Non vorrei essere troppo netto nel giudizio nè offensivo ma a mio parere la metropolitana di NY è quasi da "terzo mondo" rispetto a quella di quasi tutte le città europee. Oltre alla difficoltà di adattarsi in una "giungla" di linee contrassegnate da numeri e lettere senza alcuna logica apparente, confermo assolutamente il caldo opprimente alle stazione e il freddo gelido nelle carrozze. Segnalo inoltre che in alcune fermate nei punti in cui la linea è sopraelevata non sono presenti nè le scale mobili, nè gli ascensori. Potete immaginare le difficoltà per chi ha valigie ingombranti ma soprattutto per disabili e famiglie con passeggino.
In definitiva, a mio modestissimo parere, negli Usa le città in generale e Ny in particolare sono le cose meno belle da vedere. Fa eccezione San Francisco che, in quanto a bellezza, batte New York 100 a 0. La stessa Seattle mi è piaciuta molto di più rispetto alla Grande Mela