Viaggiare Oltre

Se mi seguite sui social sapete che sono da poco tornata da un viaggio di nove giorni in Bretagna e Normandia, un itinerario in auto a stretto contatto con fari, paesini francesi e coste oceaniche. Prima di scrivere sul blog mi sono presa qualche giorno di tempo per riordinare i pensieri e i ricordi del viaggio. Ho disfatto le valigie, sono andata a lavare la macchina. Aspirando la sabbia che si era depositata su tappetini e sedili mi sono tornate alla mente le scogliere bretoni e quei paesaggi che rendono questa regione francese un sogno da vivere a occhi aperti. 


In particolare, mi sono ricordata della Costa del Granito Rosa e delle rocce di Ploumanac'h. Su questa scogliera dai colori cangianti, l'azione combinata del mare e del vento è riuscita a modellare forme e sculture insolite. Come un'artista invisibile che, con martello e scalpello, dona eleganza e dimensione ai suoi blocchi di pietra. 

La località più conosciuta della Costa del Granito Rosa è la scogliera di Pointe de Squewel (in bretone: Ar Skevell) dove si trovano per l'appunto gli insoliti scogli modellati dagli agenti atmosferici. Alcuni di questi presentano nomi molto particolari come il Cappello di Napoleone o il Castello del Diavolo ma a noi è piaciuto andare un po' a casaccio in una sorta di "caccia al tesoro" che ha seguito a tratti le rocce più conosciute, a tratti il nostro immaginario. Partiamo?

6) Osservate lo scoglio al centro... a me ricorda uno squalo di profilo con occhi e denti aguzzi, a Nicola il volto di un felino.

7) Lo scoglio più insolito trovato a Ploumanac'h. Sembra un croissant o un dolcetto di pasta sfoglia piegato all'insù. 


Pointe de Squewel culmina con il faro di Ploumanac'h, in lingua bretone Mean Ruz (pietra rossa), uno dei tanti guardiani luminosi che proteggono la costa bretone e le rotte dei naviganti... vi va di scoprire gli altri? Continuate a seguirci! À bientôt!