Viaggiare Oltre

Il deserto lascia il posto alle sfavillanti luci di Las Vegas! Non avrei mai pensato di arrivare ad amare questa città. Anche adesso, quando ripenso a tutti quei km percorsi negli States, Las Vegas è una delle prime città a tornarmi in mente. Il paese delle meraviglie dove tutto è illusorio e incredibilmente a portata di mano. Lo stesso Elvis Presley dedicò una canzone a questa fantasmagorica località in pieno deserto del Nevada. E la stessa canzone risuona in ogni angolo della città del peccato. Viva Las Vegas!

Entri nei casinò della Sin City e ogni tavolo è lì ad attenderti, basta avvicinarsi scegliendo dove e soprattutto quanto puntare. I croupier sono affabili e ammaliatori, addestrati alla perfezione per svolgere il loro lavoro. Vorresti andartene ma è troppo divertente. Blackjack, poker, ruote della fortuna... pur trovandosi in questo enorme paese dei balocchi non si percepisce il lato oscuro del gioco d'azzardo e tuttora mi chiedo come sia possibile. Si intravede solo in un caso: osservando l'espressione vuota di chi infila una moneta dopo l'altra al videopoker. 

Ogni giorno nei casinò di Las Vegas vengono dilapidate intere fortune, gli stessi tavoli di poker e blackjack sono suddivisi per puntate: dai 10 ai 5.000 dollari e oltre. Ricordo ancora un texano al tavolo dei 1.000 dollari del Mirage con una montagna di fiches da 100, 200 e 500 dollari. E allo stesso tempo il tavolo con le puntate da 10 dollari dove non c'era nessuna differenza di trattamento. Esiste una sorta di lusso democratico a Las Vegas, la città è aperta a tutti, dall'impiegato squattrinato all'ereditiere dilapidatore di patrimoni. E ogni croupier, ogni singola persona che lavora all'interno di hotel  è in grado di farti sentire un re. In questo sta la sua fortuna.



Come vi sarete accorti dagli altri post sugli Stati Uniti e più in generale dal nostro blog, non siamo amanti del lusso e non ce ne importa niente di alberghi a quattro o cinque stelle ma Las Vegas meritava un'eccezione. Las Vegas è Las Vegas e, a mio parere, in una città così aperta il lusso non va soltanto ammirato, va vissuto. Abbiamo alloggiato all'Hotel Bellagio dove ci siamo concessi l'unico capriccio del nostro viaggio di nozze: una suite al 23° piano con vista sulle celebri fontane danzanti. Rimarrà epica, nella storia dei nostri viaggi, l'espressione turbata e divertita dei parcheggiatori del Bellagio abituati a Limousine e auto di lusso, nell'osservare l'avvicinarsi del nostro scassato minivan amaranto coperto ancora della polvere della Monument Valley e dell'Arizona. Al solo pensiero rido ancora. 

Il modo migliore di visitare Las Vegas non è fermarsi ad un solo casinò ma programmare un tour che li comprenda tutti, o quantomeno i più celebri. Ogni casinò differisce per tema, stile e dimensioni e quando pensate di aver visto tutto basta entrare in un altro edificio dall'insegna luminosa per scoprire altre diavolerie. Nel tour dei casinò di Las Vegas sono riuscita a trovare: 
- fenicotteri rosa (veri)
- carpe giganti
- una pasticceria con cascate di vera cioccolata sulle pareti
- decorazioni di Halloween estese quanto un campo medio da calcio
- alberi di cartapesta parlanti con occhi semoventi 
- riproduzioni di affreschi
- gondole veneziane
- la Tour Eiffel 

E questa è solo una parte. Sarebbe impossibile descrivere ogni angolo visitato, vi lascio al reportage fotografico. Un unico suggerimento: quando cala la sera avvicinatevi alle fontane del Bellagio e godetevi lo spettacolo dei getti danzanti a ritmo di musica. Le sole parole non possono descrivere quanto sia stato emozionante vederle danzare sulle note di "Con te partirò" di Andrea Bocelli, che, come molti di voi sapranno, negli Stati Uniti è venerato come un Dio. E per concludere il vostro viaggio, se siete in luna di miele, ripetete il rito del matrimonio sposandovi in una delle numerose cappelle con degli improbabili vestiti da cerimonia. Welcome to Fabulous Las Vegas!

Vista dalla nostra suite!!

Poteva mancare la Fontana di Trevi?