Litigano, bisticciano, si spulciano amorevolmente e non stanno ferme un secondo: sono le adorabili scimmie di Jigokudani, riserva naturale situata nella Prefettura di Nagano in Giappone.
Abbiamo raggiunto il parco in auto dopo aver visitato Tokyo e i meravigliosi templi di Nikko. Il tragitto in auto da Tokyo dura circa tre ore e mezza e, per pochi yen, una volta arrivati si può posteggiare l'auto nel parcheggio posto all'entrata. Chi non se la sentisse di noleggiare un auto con volante a destra può raggiungere Jigokudani in treno sfruttando il Japan Rail Pass. Dalla stazione di Tokyo si può prendere uno Shinkansen direzione Nagano, aggiungere poi un treno locale per Yudanaka e infine un taxi o autobus direzione Kanbayashi Onsen. Posso darvi un suggerimento? Al posto di questa girandola pazzesca guidate, risparmierete tempo e fatica. Vi darò tutte le informazioni possibili in un prossimo post.
Dal parcheggio abbiamo intrapreso la camminata che in circa venti minuti porta alla biglietteria del parco. L'ingresso costa 500 yen (3,86€) per gli adulti e 250 yen per i bambini. La camminata è una buona occasione per passeggiare nel verde, accompagnati dal suono melodioso dei torrenti e da un assordante frinire di cicale.
Non sapevamo se saremmo riusciti a vedere le scimmie in agosto e invece erano tutte lì ad aspettarci. L'unica differenza con la stagione invernale è che sono più restie a immergersi nelle sorgenti calde dell'onsen: preferiscono rimanere nei dintorni organizzando accurate sessioni di pulizia, anche se può capitare di vederne qualcuna intenta a sfruttare le sorgenti deserte.
In estate ovviamente non è presente la neve e fa piuttosto caldo, quindi vestitevi in modo molto leggero con shorts e scarpe da trekking. Spalmatevi una generosa dose di protezione solare su gambe e braccia e, per ripararvi dalla calura, indossate un cappello.
Le scimmie non sono minimamente aggressive, anche se le guide raccomandano di non tentare di accarezzarle e di non avvicinarsi troppo. Tra le grandi raccomandazioni vi è anche quella di non girare per nessun motivo con delle buste di plastica in mano: potrebbero rubarvele per vedere se contengono del cibo.
La specie alla quale appartengono è il macaca fuscata (macaco giapponese) appartenente alla famiglia dei Cercopitechi. Vi lascio ad una carrellata di immagini. Osservare questi animali così liberi ma al tempo stesso sorvegliati, monitorati e protetti è un'esperienza unica e indimenticabile. Se siete indecisi se intraprendere o meno il tragitto Tokyo-Jigokudani non esitate, ne vale assolutamente la pena.
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