Cielo azzurro, neve che crocchia sotto le ciaspole e un paesino senza auto da raggiungere a piedi. Chamois, annoverata tra le perle delle Alpi, è il borgo valdostano conosciuto per la totale assenza di auto e mezzi di circolazione (esclusi sci o biciclette nella bella stagione). Secondo le statistiche tanto amate nel mondo dei viaggi risulta essere "l'unico comune italiano su terraferma non raggiungibile da mezzi a motore".
Esistono due modi per raggiungerlo: arrivare a piedi lungo il sentiero che parte dalla frazione de La Magdeleine o salire sull'unica funivia che comunica con il borgo e che parte dalla frazione di Buisson (comune di Antey-Saint-André)... ma perché privarsi di una splendida passeggiata in compagnia di neve e aria invernale?
Raggiungere il sentiero è semplice: basta seguire le indicazioni per la Magdeleine (frazione Le Vieux) e cercare il cartello posto all'inizio della passeggiata.
La camminata (o ciaspolata) ha durata di un'ora. Un sentiero al cospetto di bellissimi panorami innevati e belvedere che offrono viste di tutto rispetto, tra le quali cito quella che si affaccia sulla vetta del Cervino.
Anziché camminare abbiamo scelto le ciaspole e tornando indietro ripeteremmo sicuramente la scelta: sono risultate molto utili in salita e in discesa dato che due/tre punti del sentiero erano ghiacciati e scivolosi. Le abbiamo noleggiate presso la località de La Magdeleine e una volta raggiunto il paese di Chamois le abbiamo riposte nelle apposite sacche e portate a spalla. Se non le avete mai provate non sono difficili da utilizzare, non pesano e non ingombrano più di tanto.
L'itinerario che porta a Chamois è chiamato percorso energia e al suo termine si apre il paesino con le sue casette alpine in legno e pietra. Un dedalo di viuzze tutte da percorrere.
La località offre inoltre sedici chilometri di piste (2 blu e 8 rosse) vicine alla piazza principale e alla Chiesa Parrocchiale intitolata a San Pantaleone, medico di Nicomedia martirizzato per le sue doti di santo taumaturgo.
Il paesino è armonioso e curato e quasi ogni oggetto, portone, addobbo meriterebbe di essere fotografato.
Come sapete non sono solita dar consigli su dove mangiare perché credo che esigenze/gusti/pareri gastronomici siano strettamente personali quindi, quando lo faccio, riponete la massima fiducia. Andate da Chez Pierina. Ordinate ravioli fatti in casa, polenta concia ("concia" significa con aggiunta di burro e formaggio fuso) accompagnata da carne di cervo e strudel. Mi ringrazierete del consiglio... e mi raccomando prenotate! E' un ritrovo conosciuto.
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