Lago di Tovel, Val di Non. Bacino naturale più grande del Trentino raggiunto lo scorso weekend nel corso di un fine settimana in montagna. Partiti da Livorno con trentadue gradi e costumi da bagno stesi sul balcone, abbiamo raggiunto il Parco Naturale Adamello-Brenta e dintorni, soggiornando in alpeggio per cinque giorni al fresco.
Abbiamo percorso il parco in lungo e in largo, camminando tra sentieri e cascate e non potevamo andarcene senza ammirare questo celebre lago. Al Lago di Tovel, a farla da padrone, è la natura incontaminata con i colori cangianti delle acque che virano dal verde all'azzurro dove si proiettano straordinari riflessi. Abeti, montagne (le Dolomiti di Brenta), imbarcazioni che quasi si divertono a girarsi "sottosopra", conferendo ancora più suggestione e magia al paesaggio.
Le acque del lago sono pulite e trasparenti, tanto da riuscire a intravedere piccoli pesci, sassi a notevole distanza dalla riva e i resti della foresta sommersa, la porzione di bosco che, a causa di una grande frana avvenuta sul finire del Cinquecento e di un progressivo innalzamento delle acque, venne sommersa dal lago. Tronchi sommersi che hanno scatenato la curiosità dei biologi che prelevando campioni e compiendo numerose ricerche hanno scoperto che alcuni di questi hanno origini antichissime, come il tronco di abete bianco nel golfo nord-orientale del lago che risalirebbe all'anno Mille.
Dal Lago di Tovel si aprono numerosi sentieri e si può scegliere se compiere il giro del bacino e/o aggiungere una camminata di due/tre ore per raggiungere belvedere e malghe più lontane. Sono tante le storie che circondano il lago come la leggenda legata alle sue acque che fino agli anni '60 in determinati periodi dell'anno assumevano un forte colore rosso. Ne era causa un'alga, la Tovellia Sanguinea, oggi non più presente come in passato che tingeva il lago nei mesi più caldi. Ma se vogliamo dar retta all'immaginazione e a una spiegazione meno razionale dei fatti crediamo alla leggenda della regina Tresenga: il lago era rosso come il sangue della fanciulla che non volle sposarsi con Lavinto, re di Tuenno, che uccise lei e il suo esercito corso in difesa.
Tovel, il Lago Rosso (credits meteoweb.eu)
I dintorni del lago offrono sporadici bar/ristoranti dove sedersi per concedersi una pausa dalla camminata assaggiando funghi, polenta, strudel e altre ghiottonerie regionali. Abbiamo scelto l'Albergo Lago Rosso, dato che si trovava a circa metà camminata e l'abbiamo trovato meno frequentato rispetto ai primi locali trovati sul percorso. Tuttavia, c'è chi arriva al parco portandosi il pranzo da casa per un picnic sui tavolini della riserva. La scelta è vostra: noi avevamo terminato le scorte alimentari sulla casetta viaggiante (ci avete seguito su Instagram?) e quindi ci siamo lasciati viziare.
Cervo e funghi con polenta
Come si arriva al Lago di Tovel? Basta raggiungere la località di Tuenno in Val di Non e seguire le indicazioni per la SP14. Nei weekend di primavera/autunno e in estate la mobilità è gestita dal Parco Adamello-Brenta e dunque chi arriva in macchina può parcheggiare il mezzo nelle aree a pagamento. Il parcheggio costa 10€ e comprende i biglietti a/r della navetta che conduce al lago. Per motivi di afflusso turistico, in determinate stagioni, non è infatti possibile raggiungere il lago di Tovel direttamente in macchina.
Chi non vuole parcheggiare il mezzo nelle aree a pagamento può parcheggiarlo sulla strada provinciale, prestando attenzione ai divieti di sosta. Dal parcheggio si può scegliere se usufruire della navetta o raggiungere il Lago di Tovel a piedi ma a questo proposito vi giro il consiglio lasciatoci da un'autista: meglio prendere la navetta all'andata per evitare di arrivare stanchi al lago vista la strada con dure salite e godersi il sentiero dal lago al parcheggio (in discesa!) al ritorno. Una volta raggiunto il lago vi renderete conto che esisteranno molti percorsi per camminare a piedi e a lungo, quindi stancarsi subito è piuttosto inutile.
Un ultimo e curioso aspetto legato al Lago di Tovel è la mancanza totale di connessione. Non c'è campo. Neanche una tacca e il wifi non viene offerto neppure dai ristoranti. Le notifiche, i messaggi si azzerano già a partire dai primi metri dopo il parcheggio. Di fronte a questo spettacolo lasciate dunque il cellulare in tasca e siate vivi e presenti... che è meglio così.
Bellissimo il lago di Tovel, regala dei paesaggi stupendi!
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