L'estate e le vacanze sotto l'ombrellone sono una buona scusa per mettere mano allo scaffale della libreria e dare una sferzata di ossigeno a mente, pensieri e creatività. La stagione perfetta per regalarsi nuove letture e per iniziare a depennare quella lista di libri da leggere che pende come una spada di Damocle dallo scorso inverno. Durante l'ultimo soggiorno all'Isola di Capraia (ci seguite su Instagram e Facebook?) ho terminato una delle pubblicazioni di Walter Bonatti, "In terre lontane".
Un prezioso resoconto delle sue incredibili avventure in giro per il mondo, dai 2500 chilometri percorsi in canoa in Canada agli incontri con le tribù Masai nell'Africa orientale.
Appassionante rileggere le sue imprese, molte di queste folli ed eroiche ma, ancora di più, intravedere e comprendere tra le righe del libro la personalità di questo grande giornalista ed esploratore. Un viaggiatore/scrittore/alpinista dall'animo limpido che entra in contatto con la natura e i suoi abitanti in punta di piedi, affidandosi in molti casi al destino... e a un indomito sangue freddo.
"All'epoca del mio viaggio solitario sul fiume Yukon, nel 1965, già nei primi giorni mi era capitato di passare una notte in bivacco rannicchiato sotto un albero; e l'indomani, quando al mio risveglio scoprii intorno a me grandi orme di orso grizzly, naturalmente sussultai, però mi bastò poco per avere una specie di rivelazione [...] Gli animali non parlano, beati loro disse un filosofo, però capiscono, sentono le intenzioni, sentono qual è il nemico da temere e col quale, se necessario, ingaggiare una lotta."
Leggetelo se nutrite il desiderio di avventura o se amate viverla comodamente sdraiati da un asciugamano, lasciando il duro lavoro ai grandi avventurieri. Ogni reportage è ricco di informazioni, mappe riepilogative, percorsi studiati in un'epoca dove confini naturali e geografici non si conoscevano in maniera così approfondita e sicura come oggi. Spesso il giornalista, grazie alla collaborazione con Nando Sampietro, direttore del settimanale Mondadori "Epoca", acquistava un biglietto aereo e si dirigeva in Alaska o alle sorgenti del Rio delle Amazzoni con pochissime informazioni a riguardo. Era lui stesso a doverle raccogliere, tornando possibilmente con molti taccuini riempiti. Dunque una partenza organizzata senza sapere come, quando (e se) sarebbe tornato. "In terre lontane" è quindi una lettura da regalarsi se si accettano incognite, partenze poco programmate e se si ama il concetto di esplorazione nel senso più puro e crudo del termine.
"Le ultime tappe di quel mio sfortunato viaggio erano state straordinariamente intense. Di giorno in giorno mi aspettavo che il fiume si aprisse, diventasse meno vorticoso; invece continuava a peggiorare e io marciavo sotto una pioggia gelida, quasi costante, lungo dirupi scoscesi, dalle sommità inghiottite dalle nubi, strapiombanti sul Maranon, del quale mi accompagnava il rombo."
Ogni capitolo narra un viaggio diverso: si parte dalle vie dei cercatori d'oro nel Klondike fino alle sorgenti del Rio delle Amazzoni, passando da Australia, Guayana fino a incontri con popolazioni primitive come pigmei e waikas. Un condensato di incredibili avventure da leggere e regalarsi pagina dopo pagina. Non voglio dilungarmi troppo, lascio a voi lettori il piacere di scoprire i suoi percorsi.
"L'avventura per me è una spinta personale più che un fatto esplorativo intenso nel senso più comune. Nei grandi silenzi, nei grandi spazi ho trovato una mia ragione di essere, un modo di vivere a misura d'uomo."
"Se ti è nato il gusto di scoprire, non potrai che sentire il desiderio di andare più in là."
Buona lettura.
un mito per me :)) deve essere davvero interessante leggerlo, grazie per le dritte!
RispondiEliminaPer te che ami la montagna il libro di Walter Bonatti è perfetto!
EliminaConsigliatissimo 👌👌